CENNI STORICI sul CLUB
"la storia siamo noi padri e figli . . . " - Francesco De Gregori
Il
soft air arriva ad Agrigento agli inizi degli anni '90, portato nella
città dei templi da un gruppo di ragazzi agrigentini, appena diciottenni, che
iniziarono con le Air Soft Gun di allora (per lo più solo pistole a molla o a gas) a esplorare
questo mondo. Questi giovani si incontravano in una area boschiva limitrofa al
cimitero di Agrigento per le loro partite domenicali, di questo gruppetto di
allora, oramai, non è più presente nessuno ma della "vecchia guardia" si ricordano con affetto il socio fondatore Luca Vetro, che di tanto in tanto viene ancora a trovarci per qualche game, ma anche i fratelli
Calafato, Sergio Criminisi e gli altri vecchi soci di cui appunto si sono perse le tracce.
Nel marzo 1995 il gruppo si costituisce ufficialmente con la
denominazione di "Soft Air Team Agrigento Rangers", si vara dunque il
primo atto costitutivo e lo statuto dell'Associazione. Il primo presidente
eletto è Luca Vetro, che resta alla guida della squadra per qualche
anno, egli stesso realizza la prima patch della squadra di tipo molto spartano, questa venne successivamente variata un paio di volte fino ad arrivare
a quelle attuali: la patch di rappresentanza a forma di scudetto a quattro punte, con al centro un grande
numero 1 su sfondo rosso, che riprende la patch originale della prima
divisione fanteria Americana che partecipò allo sbarco in Sicilia
del 1943 e poi in Normandia nel 1944, e la patch da combat, di formato rotondo, con i toni del verde e del nero per una bassa
visibilità, ripresa da una delle prime versioni della patch dell'Associazione in auge negli anni '90, quest'ultima raffigura un'araba fenice, un uccello
mitologico caratterizzato dalla capacità di controllare il fuoco e di
rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte, simboleggia dunque la tenacia dimostrata dall'Associazione che negli anni, nonostante le molteplici difficoltà, è sempre riuscita a tenere in vita questo sport nella nostra provincia.
Un
tempo il campo più frequentato per gli incontri domenicali era la
zona della Miniera Ciavolotta, una vecchia miniera di zolfo
abbandonata, che dava luogo ad uno splendido scenario urbano post
industriale e che ha formato negli anni passati decine e decine di
Rangers. Oggi purtroppo l'autorizzazione per giocare in quella zona è
stata revocata e l’area chiusa al pubblico per la realizzazione
di un museo minerario. Altri campi utilizzati erano alcune aree agricole con
macchia mediterranea e vecchi casolari abbandonati messi a disposizione da privati, tra queste si
ricordano il campo con il laghetto in contrada Fegotto a Favara e la zona dell'ex feudo Deli, nei limitrofi delle vecchie gallerie ferroviarie abbandonate tra Favara e Naro, ma
anche di questi, nel corso degli anni, si è persa la disponibilità,
con la conseguenza che all’inizio del terzo millennio i Ranger si
trovarono senza campi di gioco. Ci si dovette dunque attivare per
la ricerca di nuove aree idonee allo svolgimento dell'attività
ludica sportiva che nel frattempo diveniva sempre più apprezzata: la scelta cadde principalmente su due aree
demaniali denominate "Bosco Ciavola" nei pressi della
vecchia miniera di zolfo sita oltre il Villaggio Mosè di Agrigento e
il "bosco Due Ganee" nella zona di Porto Empedocle. Per queste aree, dopo lunghi tira e molla si ottenne la disponibilità e l'autorizzazione all'accesso, soprattutto grazie alla disponibilità
dei Dirigenti della Azienda Foreste della Regione Siciliana e del direttore sportivo Enzo Scalzo che con perseveranza ha affrontato una vera e propria battaglia per accreditare ed ottenere la fiducia degli enti pubblici nei confronti dell'Associazione. Ad oggi
questi continuano ad essere i campi principali per l'attività del
club, a questi si sono aggiunte poi l'area boschiva sita in zona
Mosella alle spalle del Villaggio Mosè, usata sporadicamente per
allenamenti notturni e l'area del "Bosco Spagnolo" nei
pressi di Campofranco per lo più sfruttata per l'organizzazione
delle tappe di campionato che prevedono un grosso numero di partecipanti.
La
fine degli anni '90 dell'Associazione sono segnati dalla sperimentazione, dall'arrivo delle prime ASG elettriche e dei primi
contatti con i club siciliani. Si organizzano raduni con altre
squadre che servono per conoscersi e scambiarsi esperienze, si
ricordano con simpatia i "I diavoli dell'Etna" e i ragazzi
di Trapani, comunque fino al 2000 l’attività rimaneva circoscritta ad
incontri domenicali ed alla partecipazione a open di bassa taratura. Nel frattempo la squadra però cresceva e raccoglieva al suo interno nuove adesioni di ragazzi provenienti dal territorio
agrigentino ma anche dal resto della provincia desiderosi di mettersi alla prova e di dare sostegno fattivo alla squadra, si ricordano a tal proposito il nuclei dei ragazzi di Naro, Casteltermini, Favara, Porto Empedocle e Canicattì.
La
svolta avviene nel 2001 quando gli Agrigento Rangers aderiscono alla
nascente all'A.S.N.W.G. (Associazione Sportiva Nazionale War-Games),
partecipano a Messina per la prima volta ad una tappa del torneo
itinerante nazionale,
classificandosi al quarto posto ma primi tra squadre siciliane.
Questo fu il punto di partenza per l’attività agonistica vera e propria del club: i
Rangers cominciarono ad affrontare un percorso formativo che portò sempre maggiori risultati, con la partecipazione a tutti i campionati
interregionali A.S.N.W.G.-C.I.S.C. (Comitato Interregionale Sicilia-Calabria), raggiungendo parecchie vittorie ed ottimi piazzamenti, tra queste si ricorda la sudatissima vittoria del campionato interregionale 2009, oltre alle qualificazioni a tutte le fasi finali dei Campionati Nazionali
dell’A.S.N.W.G., oggi meglio conosciuta come F.I.G.T. (Federazione Italiana Giochi Tattici). L'associazione partecipa costantemente
anche a parecchi open regionali e nazionali, portando non di rado a casa ottimi risultati,
tra queste manifestazioni ricordiamo le faticosissime "notti
della Pantera", organizzate regolarmente dagli amici dell'Associazione Pantere Peloritane di
Messina, la partecipazione alla "Operazione Poseidon" in Sardegna, inoltre con cadenza regolare il team organizza in casa l'oramai noto "Trofeo Rangers", particolarmente apprezzato dalle squadre siciliane che vi partecipano per le connotazioni tecniche ed interpretative che detta manifestazione offre.
Oggi
la squadra è composta da circa 30 atleti, anno per anno si raccolgono nuovi iscritti molto volenterosi che si avvicinano per la prima volta a questo sport, altri purtroppo vanno via, per lo più purtroppo per incompatibilità con i propri impegni, quello che permane è il nucleo più e meno storico degli "anziani" che amalgamato coi nuovi ingressi formano uno tra i più rappresentativi
Team di Soft Air del meridione d'Italia.
Insomma
la strada fatta fin ora è stata tanta, tante sono state le
difficoltà e moltissimi anche i cambiamenti sia riguardo la composizione del team che del mondo del soft air in generale, altrettanti cambiamenti se ne aspettano ancora, quella che
non manca è sicuramente la voglia di questo gruppo di crescere e di mettersi sempre
in gioco per raggiungere sempre migliori risultati. Per
Aspera Ad Astra,
non a caso, è il motto della squadra.
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